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Il sentire dell'etica Rileggere l'etica di Hans Jonas
di Alessandra Campo

 

Un’adeguata comprensione dell’etica di Hans Jonas non può essere ottenuta avendo come riferimento esclusivo il testo che, pure, lo ha consacrato alla celebrità: Il principio responsabilità (PR, 1979). Diversi elementi, già in via preliminare, confermano questa convinzione. Innanzi tutto il fatto non trascurabile che, nella sua produzione, Jonas oscilla tra l’espressione «etica della responsabilità» ed «etica del futuro». Che nel suo pensiero le due espressioni siano del tutto coincidenti è un’interpretazione che si giustifica solo alla luce di una lettura non approfondita. Un’analisi attenta metterà in luce le implicazioni filosofiche di questa duplice denominazione. Se è vero, come si vedrà, che l’etica della responsabilità di Jonas non possa che essere un’etica per il futuro, è altrettanto vero che un chiarimento di questa seconda espressione implica una rimessa in discussione della nozione stessa di responsabilità, arricchendola di elementi peculiari quanto centrali per la comprensione di tutto il pensiero jonasiano. Ancora, Jonas giunge all’etica solo dopo un lungo e travagliato percorso intellettuale, che lo ha visto esordire come studioso dello gnosticismo e cimentarsi, poi, in un confronto con le scienze della natura, fino alla formulazione della sua “biologia filosofica”. Il percorso speculativo che ha condotto Jonas alla maturazione del suo Principio responsabilità ha necessariamente giocato un ruolo nella formulazione della sua riflessione etica. Ma una ricomprensione di questo ricco nesso teorico, fatto di implicazioni e rinvii non sempre immediatamente evidenti, non serve a far luce esclusivamente sull’etica jonasiana in quanto tale. Ripensando quest’ultima alla luce degli ulteriori rami di indagine di Jonas è possibile, piuttosto, cogliere contributi specifici del filosofo tedesco, i quali non consentono solo di chiarire l’intero impianto della filosofia jonasiana, ma anche di far emergere gli apporti fondamentali che può fornire una riflessione così fortemente tesa ad una comprensione profonda del nostro presente.

 

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PUBBLICATO IL : 21-01-2010


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