Tematicamente legato al precedente Dire l’incontrovertibile. Intorno all’analisi filosofica di Gennaro Sasso (2007), il presente contributo ne riprende la tesi della coincidenza semantica di «essere e niente» e della sua coestensività logica all’accadimento del linguaggio doxastico, per cercare di svolgerne le radicali conseguenze.
Il saggio individua nell’aporetica della «contraddizione» e della sua equivoca parentela teo-logica con l’aporetica della «contrarietà reale», il crocevia per proporre una definizione aperta della molteplicità e della vita del pensiero. L’accadimento discorsivo della vita è quindi analizzato e interpretato a riscontro dell’aporetica russelliana delle classi.
Tale mossa è funzionale sia per intendere la natura delle finzioni giuridiche attraverso cui è de-costituibile l’accadimento del mondo politico e l’inafferrabile momento costituente della sovranità, sia per proporre una definizione della realtà quotidiana e della connessa esperienza di vita in termini di «segnicità» e di «virtualità» reticolari.
L’interpretazione della realtà e dei mondi di vita in termini di «rete» e di virtualità consente infine di elaborare una decifrazione filosofica dei fenomeni della globalizzazione economica, della «virtualizzazione» delle realtà rappresentabili attraverso internet, della finanziarizzazione delle relazioni sociali di scambio e del potenziale delle tecnologie cibernetiche.
Indice: 1. La discorsività e i principi primi, p. 2 / 2. Il discorso sulla verità e la realtà del discorso, p. 15 / 3. Nuclei della realtà in divenire, p. 36 / 4. Articolazioni dell’empirico: vita, cosmo, politicità, p. 52 / 5. L’umanità, le terminologie tecniche, il nostro tempo, p. 79. |