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Tre concetti di persona
di Roberto Poli

Sommario: Definiamo la persona come il soggetto dei valori, l’ente che può, con maggiore o minore capacità, accedere ai valori ed eventualmente accettarli intenzionalmente. Sfortunatamente, la discussione sulla categoria di persona presenta numerose confusioni e soffre di una prolungata, seria carenza di concettualizzazione. Preliminare allo sviluppo di una adeguata teoria della persona è la chiarificazione della sua struttura ontologica e dei concetti che ne determinano il contenuto. A questo proposito, mi sembra che una mossa euristicamente utile sia quella di distinguere almeno tre diverse accezioni di persona, che per mancanza di una migliore terminologia chiameremo persona1, persona2 e persona3. Le possiamo esemplificare in riferimento a tre diversi pensatori che ne hanno autorevolmente difeso le caratteristiche. Affiancheremo quindi Peter Singer a persona1, Nicolai Hartmann a persona2, e Martha Nussbaum a persona3.
Indice: 1. Introduzione p. 2 / 2. La prima accezione di persona p. 3 / 3. I confini della persona p. 3 / 4. Sulla definizione di persona p. 5 / 5. Sui referenti di persona p. 7 / 6. Ancora sull’idea di persona p. 8 / 7. Emozioni e valori p. 9/ 8. Da Brentano a Husserl p. 10 / 9. Gli atti emozionali p. 11 / 10. I valori di costituzione della persona p. 12 / 11. Valori architettonici p. 12 / 12. Valori di realizzazione della persona p. 13 / 13. Valori di bene e di male p. 14/ 14. Forza e altezza dei valori p. 15 / 15. Gli atlanti di valore p. 16 / 16. La terza accezione di persona p. 16 / 17. I diritti e i beni naturali di John Finnis p. 18/ 18. Le capacità umane fondamentali di Martha Nussbaum p. 19 / 19. Nuove sfide p. 22/ 20. Fra speranza e responsabilità p. 24 / Bibliografia p. 25
Prima pagina:

1. Introduzione
Definiamo la persona come il soggetto dei valori, l’ente che può, con maggiore o minore capacità, accedere ai valori ed eventualmente accettarli intenzionalmente. Sfortunatamente, la discussione sulla categoria di persona presenta numerose confusioni e soffre di una prolungata, seria carenza di concettualizzazione. Preliminare allo sviluppo di una adeguata teoria della persona è la chiarificazione della sua struttura ontologica e dei concetti che ne determinano il contenuto. A questo proposito, mi sembra che una mossa euristicamente utile sia quella di distinguere almeno tre diverse accezioni di persona, che per mancanza di una migliore terminologia chiameremo persona1, persona2 e persona3. Le possiamo esemplificare in riferimento a tre diversi pensatori che ne hanno autorevolmente difeso le caratteristiche. Affiancheremo quindi Peter Singer a persona1, Nicolai Hartmann a persona2, e Martha Nussbaum a persona3.
Dal momento che le tre accezioni di persona hanno nature ontologiche essenzialmente diverse, è ragionevole supporre che almeno alcune delle tradizionali difficoltà della teoria della persona dipendano dalla loro mancata distinzione. Ognuna delle tre accezioni di persona ha valore, ma i valori che entrano in gioco sono differenti. La persona1 ha il valore corrispondente alla dignità del vivente, mentre la persona3 ha il valore corrispondente al dispiegamento delle qualità di una biografia autenticamente umana. La persona1 è strutturalmente condizionata e sfuma nella sfera della realtà biologica, la persona3 è strutturalmente condizionata e sfuma nella sfera della realtà spirituale. Ognuno nasce come persona1, alcuni diventano persone3. L’essere persona1 è una dato di fatto, connaturato alla nostra natura di esseri viventi. La qualità di essere persona1 non si acquista e non si perde. La persona3 è invece una dimensione strutturalmente fragile: lo si può diventare e si può smettere di esserlo. La persona3 può accedere ad un piano superiore di realtà, così come può fallire nel riuscire a mantenersi a quel livello e può anche scegliere di o trovarsi costretta ad abbandonarlo. Vedremo a suo tempo che in tutto questo non c’è nulla di misterioso.
Il possedere la dignità del vivente o l’avere una biografia sono due diversi accentuazioni rispetto alla persona come soggetto di valori. Accantonando per il momento il caso della persona1, la declinazione del concetto di persona in direzione del biologico, la differenza fra persona come portatore di valori (persona2) e persona come soggetto di biografia (persona3) si articola nelle diverse capacità che le caratterizzano. La persona2 si costituisce al di sopra del soggetto, si determina nella scelta fra bene e male e successivamente nella articolazione delle virtù, la persona3 si costituisce nelle capacità che costituiscono una biografia.

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PUBBLICATO IL : 27-03-2007
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