Sommario: A un anno dalla scomparsa di Francesco Valentini, l’Autore coglie con questo saggio l’occasione di ricordare l’amico e, innanzitutto, il docente che con il suo insegnamento e il suo esempio ha contribuito grandemente a formare, nella Roma dagli anni settanta ai novanta del secolo appena passato, alcune generazioni di studiosi di filosofia |
Prima pagina: Si compie tra poco un anno dalla scomparsa di Francesco Valentini. Mi sembra necessario in questa occasione ricordare l’amico e, innanzitutto, il docente che con il suo insegnamento e il suo esempio ha contribuito grandemente a formare, qui a Roma dagli anni settanta ai novanta del secolo appena passato, alcune generazioni di studiosi di filosofia.
Nato a Cosenza nel 1924, egli si era laureato a Roma nella facoltà in cui sarebbe tornato nel 1975 per sostituire Guido Calogero sulla cattedra di Filosofia teoretica. Dopo aver, infatti, svolto attività di assistente presso la stessa cattedra, occupata allora da Ugo Spirito, egli aveva tenuto questo insegnamento per alcuni anni a Cagliari.
Ho ricordato per prima l’attività di insegnante di Valentini, perché chi, come me, ha collaborato con lui negli anni romani, non può non esser rimasto fortemente colpito dalla qualità del suo insegnamento, in cui si manifestavano innanzitutto la straordinaria conoscenza dei testi hegeliani, oggetto privilegiato di un mai pago lavoro di indagine e l’altrettanto eccezionale capacità di chiarificare il contenuto di quelle difficili pagine. E egualmente colpiva l’estrema disponibilità verso i suoi studenti, un’attenzione e un rispetto che giungeva, in tempo d’esami, all’inusuale indicazione dell’ora di ogni singolo incontro.
La sua attività di studioso è stata, nondimeno, assai importante. Valentini non è riuscito, per nostra sfortuna, a concretizzare l’idea di una monografia sul pensiero hegeliano cui aveva dedicato gran parte di sé negli ultimi anni, ma la raccolta dei suoi saggi brevi al riguardo, presentata nel 2001 sotto il titolo di Soluzioni hegeliane, contiene già la sostanza della suo sforzo interpretativo. |