René
Descartes - latinizzato in Cartesio - nasce il 31 marzo del 1596 a La
Haye, in Turenna, quartogenito di Joachim, consigliere al parlamento di
Bretagna a Rennes,
e di Jeanne Brochard. Le tappe della sua formazione filosofica, rilevabili
dalla ricostruzione autobiografica, possono distinguersi schematicamente
in tre fasi: 1) formazione al collegio di La Fléche; 2) periodo
di viaggi; 3) soggiorno definitivo in Olanda.
La permanenza di Cartesio nel collegio gesuitico va all'incirca dal 1606
al 1614. Si tratta di quasi nove anni di studio, suddivisi in sei anni
di umanità (grammatica e retorica) e in tre anni di filosofia.
Ciò che egli ne trarrà sarà un'ottima padronanza
del latino, in cui redigerà sia le opere giovanili sia le opere
maggiori della maturità, una consuetudine con le opere degli autori
classici, una discreta conoscenza della filosofia scolastica, ma soprattutto
una buona formazione matematica. La formazione, sostanzialmente umanistica,
conseguita in questo collegio fu poi completata con gli studi di giurisprudenza
all'Università di Poitiers, che Cartesio frequentò probabilmente
per un anno, se non per un biennio, conseguendo i titoli accademici di
baccelliere e licenziato in diritto canonico e civile il 9 e il 10 novembre
1616
Dopo aver trascorso un anno (1617) a Cavagne-en-Sucé presso Nantes,
per completare la sua formazione culturale intraprende verso il gennaio
1618 una serie di viaggi all'estero. Soggiorna dapprima a Breda, in Olanda,
dove si arruola nell'esercito del principe Maurizio di Nassau. Qui incontra
Isaac Beeckman, con cui si lega in una proficua collaborazione di ricerca,
specie per quanto riguarda il campo delle applicazioni della matematica
alla fisica. Scrive il Compendium musicae ed il 31 dicembre glielo dedica
come augurio per il nuovo anno. Nel 1619 lascia l'Olanda per proseguire
i suoi viaggi nell'Europa centrale. Si reca a Francoforte per assistere
all'incoronazione dell'imperatore Ferdinando II e si arruola, sempre nello
stesso anno, nell'esercito di Massimiliano di Baviera. Verso il maggio
1620 riprende a viaggiare. E' incerta la data del suo rientro in Francia
ma vi è senz'altro presente dall'aprile 1622. A questo periodo
risale molto probabilmente la conoscenza di padre Mersenne. Nell'autunno
del 1623 viaggia in Italia, soggiornando soprattutto a Roma e visitando
Firenze. Verso il maggio del 1625 rientra in Francia e, tranne qualche
breve soggiorno in Bretagna e nel Poitou, trascorre gli anni tra il 1625
e il 1628 a Parigi dove intrattiene rapporti con personalità in
vista del mondo della cultura, come letterati e matematici. Proprio ad
uno dei suoi brevi soggiorni in Bretagna, comunque, risale la stesura
delle Regulae ad directionem ingenii (precisamente nell'inverno tra il
1627 e il 1628).
Nel marzo 1629 si stabilisce definitivamente in Olanda, dimorando prima
ad Amsterdam e poi a Franeker nella Frisia, dove si iscrive all'Università
come studente di filosofia. Risiede successivamente in varie città
con soggiorni di varia durata e non sempre databili con precisione. Tra
il 1630 e il 1633 redige la prima esposizione sistematica di filosofia
naturale su basi meccanicistiche, Le Monde ou Traité de la lumiére,
e procede alla stesura dei due saggi La Dioptrique (ultimata nel 1634)
e Les Météores (ultimata nel 1635). Tra il 1636 e il 1640
redige: la Géométrie (1636) e il Discours de la méthode
(stesura definitiva nel marzo 1637) mentre tra il novembre 1639 e il marzo
successivo redige le sei Meditationes de prima philosophia (verranno pubblicata
in prima edizione nel 1641). A quest'ultima opera furono rivolte diverse
obiezioni, che Cartesio riceve e alle quali risponde tra il 1640 e il
1641: quelle del teologo di Harleem Jan de Kater (I objectiones), di Mersenne
(II objectiones), di Hobbes (III objectiones), di Arnauld (IV objectiones),
di Gassendi (V objectiones) e di un gruppo di geometri e di teologi (VI
objectiones). Con la seconda edizione delle Meditationes (1642) vengono
aggiunte anche delle settime objectiones, opera del gesuita Pierre Bourdine.
A partire dal dicembre del 1640, Cartesio inizia anche la stesura dei
Principia Philosophiae. Nell'inverno tra il 1642 e il 1643 conosce la
principessa Elisabetta del Palatinato con la quale, nel maggio 1643, inizia
una corrispondenza epistolare che continuerà anche dopo la partenza
di Elisabetta per il Brandeburgo, che risale al 15 agosto 1646. Probabilmente,
nel periodo che intercorre tra la pubblicazione delle Meditationes e l'inizio
della corrispondenza con Elisabetta, Cartesio attende alla composizione
del dialogo La Recherche de la Vèritè. Tra il 1644 e il
1648 compie altri tre viaggi in Francia: il primo tra il maggio/giugno
e il novembre 1644, il secondo tra il giugno e la metà di ottobre
del 1647, il terzo tra il maggio e l'agosto del 1648. In questi quattro
anni vengono pubblicati i Principia Philosophiae (1644), esce la traduzione
latina del Discorso sul metodo (stesso anno) e la traduzione francese
delle Meditazioni (1647). A partire dal 27 aprile 1649 riceve numerosi
inviti da parte della regina Cristina di Svezia a raggiungere Stoccolma
per una esposizione diretta del suo pensiero filosofico. Cartesio accetta
e raggiunge Stoccolma, dopo quasi un mese di navigazione, nei primi di
ottobre. Il primo febbraio 1650 presenta un progetto di statuto per un'accademia
delle scienze da fondare a Stoccolma ed il giorno dopo si ammala di una
grave congestione polmonare. Si spegne nelle prime ore dell'undici febbraio
1650.
Opere
Le opere di Cartesio,
suddivise in Opere filosofiche e in Opere scientifiche, sono state pubblicate
rispettivamente da Laterza, in quattro volumi, e dalla U.T.E.T, in due
volumi. Ecco, di seguito, il contenuto dei singoli tomi.
OPERE
FILOSOFICHE
1. Frammenti giovanili;
Regole per la guida dell'intelligenza; La ricerca della verità
mediante il lume naturale; il Mondo, o, Trattato della luce; L'uomo; Discorso
sul metodo.
2. Meditazioni metafisiche sulla filosofia prima; Obiezioni e risposte.
3. I principi della filosofia.
4. Le passioni dell'anima; Lettere sulla morale; Colloquio con Burnam.
OPERE
SCIENTIFICHE
1. La biologia
2. Discorso sul metodo. La diottrica. Le meteore. La geometria.
EDIZIONE
DI RIFERIMENTO
L'edizione moderna più accurata e completa delle opere di Descartes
è quella curata da Charles Adams e Paul Tannery: Oeuvres de Descartes,
Paris 1897-1913, in 12 volumi.
Il contenuto dei singoli volumi è il seguente:
I-V Correspondance: avril 1622 - fevrier 1650;
VI Discours de la méthode et Essais, Specimina philosophiae;
VII Meditationes de prima philosophiae;
VIII-1 Principia philosophiae;
VIII-2 Epistola ad G.Voetium. Lettre apologétique. Notae in programma;
IX-1 Méditations métaphysique;
IX-2 Principes de la philosophie;
X Physico-mathematica. Compendium musicae. Regulae ad directionem ingenii.
Recherce de la vérité. Supplément à la correspondance;
XI Le Monde. Description du corps humain. Passions de l'âme. Anatomica.
Varia;
XII Vie et oeuvre de Descartes. Etude historique par Charles Adam. Segue
un fascicolo di appendici e indici.
Questa grande edizione Adam-Tannery è riapparsa rinnovata (ristampa
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