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Filosofia in contrappunto Intervista a Giorgio Baratta di Sandra Dugo
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"Dialogo" e "traducibilità" dei linguaggi culturali e scientifici. Forse non sono che metafore di ciò che sta soprattutto a cuore a Gramsci: l’unificazione, in primo luogo culturale, del genere umano, che egli vede iscritta oggettivamente come tendenza inarrestabile nel processo storico.. |
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Siegfried Landshut tra passato e futuro Intervista ad Angelo Bolaffi di Elena Fiorletta
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Dalla scoperta del Marx filosofo dell'“Entfremdung” all'analisi del declino dello Stato-nazione. Angelo Bolaffi ripercorre criticamente l'itinerario intellettuale di Landshut dall'edizione dei “Frühschriften” agli ultimi saggi sulla trasformazione dello Stato nell'età della globalizzazione. |
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«Er war ein Perspektivenöffner auf die Moderne» Interview mit Martin Sattler di Elena Fiorletta
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Siegfried Landshut und die Krise der Politik in der BRD zwischen dem Ruf zum Mythos vom Staat und den Anomalien des Wirtschaftswunders. Von Weber zu Marx bis zur Wiederbegründung der politischen Wissenschaft, der Verfasser der “Kritik der Soziologie” in einem Profil von Martin Sattler. |
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Sartre e la letteratura Intervista a Sandra Teroni di Andrea Porcella
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Il rapporto tra filosofia e letteratura non mi sembra particolarmente travagliato, mi sembra invece particolarmente fecondo e riuscito. Non solo perché il sogno giovanile espresso nei termini iperbolici di “essere al tempo stesso Stendhal e Spinoza”, Sartre lo ha in qualche modo realizzato, ma per l’originale ibridazione tra filosofia e letteratura di cui tutta la sua opera testimonia. |
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Sartre et les Etats-Unis. Interview a Annie Cohen-Solal di Cristina Ficorilli
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Dans un texte de 1949, on a l’impression que Sartre a écrit au
lendemain du onze septembre, parce qu’il parle de la culture des villes
européennes après la guerre et il dit « les villes européennes
ont toutes une culture commune, c’est la culture de la ville mutilée
» ; et il ajoute « les Américains ne peuvent pas comprendre
». Mais le onze septembre, les Américains ont compris ce qu’était
une ville mutilée. C’est extrêmement intéressant :
il a compris que les Américains étaient protégés
contre cela, contre la destruction des villes. Or, le onze septembre ce pays s’est senti vulnérable pour la première fois.
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Sartre face à la phénoménologie Interview a Vincent de Coorebyter di Cristina Ficorilli e Andrea Porcella
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Sartre utilizza l’intenzionalità, dunque, per “gettarci” direttamente ed esclusivamente di fronte ai fenomeni, di fronte a tutto ciò che si dona considerato semplicemente nel suo in quanto si dona : è necessario innanzitutto, per Sartre, rispettare ciò che i fenomeni ci “dicono”, vale a dire il loro “senso”, come ciò che intrinsecamente è loro proprio, “oggettivo”, contro la pretesa husserliana ( o della filosofia trascendentale in genere) di restituire la costituzione del loro senso a partire da un soggetto razionale o pratico. |
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