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Siegfried Landshut La riscoperta della scienza politica contro la crisi del Moderno di Elena Fiorletta
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«Ripercorrere le tappe della vita di Siegfried Landshut significa scoprire una traccia quasi sepolta». Così Rainer Nicolaysen ha efficacemente introdotto la biografia intellettuale e umana di Landshut, filosofo e scienziato della politica il cui nome sembra dire qualcosa solo a un ristretto numero di specialisti.. |
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Siegfried Landshut tra passato e futuro Intervista ad Angelo Bolaffi di Elena Fiorletta
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Dalla scoperta del Marx filosofo dell'“Entfremdung” all'analisi del declino dello Stato-nazione. Angelo Bolaffi ripercorre criticamente l'itinerario intellettuale di Landshut dall'edizione dei “Frühschriften” agli ultimi saggi sulla trasformazione dello Stato nell'età della globalizzazione. |
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«Er war ein Perspektivenöffner auf die Moderne» Interview mit Martin Sattler di Elena Fiorletta
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Siegfried Landshut und die Krise der Politik in der BRD zwischen dem Ruf zum Mythos vom Staat und den Anomalien des Wirtschaftswunders. Von Weber zu Marx bis zur Wiederbegründung der politischen Wissenschaft, der Verfasser der “Kritik der Soziologie” in einem Profil von Martin Sattler. |
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Sartre e la letteratura Intervista a Sandra Teroni di Andrea Porcella
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Il rapporto tra filosofia e letteratura non mi sembra particolarmente travagliato, mi sembra invece particolarmente fecondo e riuscito. Non solo perché il sogno giovanile espresso nei termini iperbolici di “essere al tempo stesso Stendhal e Spinoza”, Sartre lo ha in qualche modo realizzato, ma per l’originale ibridazione tra filosofia e letteratura di cui tutta la sua opera testimonia. |
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Memoria per Paul Ricoeur di Manuela Pallotto
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Venerdì 20 maggio è morto Paul Ricoeur. Con lui è scomparsa una delle ultime voci filosofiche che, assieme a poche altre, hanno saputo, attraverso il pensiero, testimoniare la storia travagliata del Novecento. Interprete originale della fenomenologia husserliana e dell’ermeneutica, Ricoeur nacque nel 1913 a Valence, in una famiglia di cultura protestante; venne però cresciuto a Rennes, insieme alla sorella, dai nonni paterni avendo precocemente perso sia la madre, poco dopo il parto, sia il padre, perito in guerra nel 1915. |
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Il giovane Sartre e il problema dell’Io di Francesco Saverio Trincia
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Sartre coglie molto bene la questione che qui ci interessa rilevare. E’ nel passaggio oltre Kant che la fenomenologia husserliana mette a tema in modo radicalmente nuovo la questione dell’Io e della soggettività. E’ dunque della massima importanza la circostanza che proprio qui, in questo punto di origine della tematica post-metafisica dell’Io, Sartre faccia convergere la forza iniziale della sua critica... |
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Tecnica e politica in Andrew Feenberg di Benedetta Del Felice
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La tesi di Feenberg si fonda sulla convinzione che, se si continua a considerare società e tecnologia, politica e progresso tecnologico, come due campi separati dell’azione umana, si finirà non solo per soffocare e negare un’intera parte della nostra propria esistenza, ma anche per impedire l’innesto dei processi tecnologici all’interno di una società democratica... |
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Sartre et les Etats-Unis. Interview a Annie Cohen-Solal di Cristina Ficorilli
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Dans un texte de 1949, on a l’impression que Sartre a écrit au
lendemain du onze septembre, parce qu’il parle de la culture des villes
européennes après la guerre et il dit « les villes européennes
ont toutes une culture commune, c’est la culture de la ville mutilée
» ; et il ajoute « les Américains ne peuvent pas comprendre
». Mais le onze septembre, les Américains ont compris ce qu’était
une ville mutilée. C’est extrêmement intéressant :
il a compris que les Américains étaient protégés
contre cela, contre la destruction des villes. Or, le onze septembre ce pays s’est senti vulnérable pour la première fois.
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