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Individu et totalisation : la dialectique et son reste di Juliette Simont
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J’ai aimé le livre de Bernard-Henri Lévy, je l’ai écrit ailleurs. Mais il est une dimension de la pensée de Sartre que ce livre tue plutôt que de lui rendre vie : la dimension dialectique. Bernard-Henri Lévy n’en démord pas, il l’a répété tout récemment : la Critique de la raison dialectique “ est la faillite la plus retentissante de l’histoire de la philosophie ”. C’est ce diagnostic péremptoire que je voudrais discuter ici ... |
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Sartre face à la phénoménologie Interview a Vincent de Coorebyter di Cristina Ficorilli e Andrea Porcella
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Sartre utilizza l’intenzionalità, dunque, per “gettarci” direttamente ed esclusivamente di fronte ai fenomeni, di fronte a tutto ciò che si dona considerato semplicemente nel suo in quanto si dona : è necessario innanzitutto, per Sartre, rispettare ciò che i fenomeni ci “dicono”, vale a dire il loro “senso”, come ciò che intrinsecamente è loro proprio, “oggettivo”, contro la pretesa husserliana ( o della filosofia trascendentale in genere) di restituire la costituzione del loro senso a partire da un soggetto razionale o pratico. |
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Jean-Paul-Charles-Eymard Sartre (Parigi, 21 Giugno 1905 - Parigi, 15 Aprile 1980) di Michel Rybalkà
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A cento anni dalla nascita del filosofo francese Giornale di filosofia.net, a margine del convegno Sartre après Sartre, che si terrà a Roma dal 14 al 16 Aprile 2005, inizia, con questo breve testo biografico di Michel Rybalka, la pubblicazione di una serie di articoli ed interviste dedicate a Jean-Paul Sartre. Di prossima pubblicazione l'intervista ad Annie Cohen-Solal sul tema: Sartre et les Etats-Unis. |
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La vena anarchica di Jacob Taubes di Donatella Di Cesare
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Filosofo, teologo, esegeta, Taubes era innanzi tutto un rabbino, che nella sua apertura al cristianesimo, così come nei confronti con Heidegger e con Schmitt, restò saldamente ancorato al punto di vista ebraico. Nel suo pensiero indica risposte importanti alle questioni della fine della sovranità e della storia. Durante il 1968 il suo dipartimento di ermeneutica diventò il cuore del movimento studentesco di Rudi Dutschke |
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Padre Matteo Ricci L'Europa alla corte dei Ming di Fausto Fraisopi
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...Ciò che rimane nell’immaginario italiano tra i giovani e i meno giovani, in forma anonima, è un verso di “Centro di gravità permanente” di F. Battiato, dove la vicenda umana ed intellettuale di Ricci apre uno squarcio di avventura e di mistero, quasi al limite dell’immaginifico: “gesuiti euclidei vestiti come dei bonzi per entrare alla corte degli imperatori della dinastia dei Ming”. |
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Freud e il Mosè di Michelangelo Intervista a Francesco Saverio Trincia di Federico Lijoi, Fabrizio De Luca
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A me è capitato di pensare che il Mosè michelangiolesco fosse agli occhi di Freud un grande modello umano proprio perché non era solo tale. Il Mosè michelangiolesco non è, secondo la mia tesi, un Mosè storico né nel senso banale del termine né nel senso della riferibilità alla storia sacra narrata... |
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Heidegger e il problema della metafisica Intervista a Friedrich-Wilhelm von Herrmann di Federico Lijoi
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La storia della metafisica viene vista in questi termini da Heidegger, come storia delle grandi filosofie, di insuperate e insuperabili montagne; montagne che possono essere esperite solo nel loro ergersi e solamente così possono essere interpretate. Non è possibile che la metafisica possa essere letta diversamente, per esempio come un voler superare, come una volontà-di-vincere da parte di una posizione metafisica ... |
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Per Jacques Derrida / 2 Intervista a Jean-Luc Nancy di Lorenzo Fabbri
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Non sto attribuendo a Derrida una statura mitica: al contrario è molto semplicemente ciò a cui è destinata quel genere di grandezza che oltrepassa, e in un certo senso devasta, colui che ella stessa abita... |
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